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30.1.03

quesito
siamo o non siamo in un regime? su questo quesito s'intrecciano, nel centrosinistra, opinioni molto diverse e sfumate, ma che B. a un regime pensi e punti oggi mi pare fuori da ogni dubbio
la prova? l'autodifesa televisiva di ieri, la confusione fra sé 'eletto dal popolo', sé capo di governo, sé capo di azienda, sé cittadino inquisito per fatti, ricordiamolo, che nulla hanno a che fare con politica e governo, la dichiarazione di 'ingiudicabilità' in quanto eletto se non dai propri 'pari', nella migliore delle ipotesi un parlamento in cui ha la maggioranza assoluta, la declassazione di uno dei poteri dello stato, che sono indispensabili al corretto bilanciamento della democrazia, con il dispregiativo titolo di 'vincitori di concorso', come se i magistrati fossero equiparabili per ruolo, carriera e competenze, agli operatori ecologici (con tutto il rispetto per questi ultimi) e infine il disprezzo per la nozione democratica di contraddittorio dimostrata dal metodo scelto, una cassetta registrata e nessuna domanda da giornalisti
tutto dimostra come egli intenda la sua elezione: un mandato senza limiti, nemmeno costituzionali, e senza controlli con il quale il paese si è legato a lui mani e piedi per la durata della legislatura, un paese che in questo lasso di tempo con lui si confonde e con lui perirà o sopravvivrà
una tale perfetta sovrapposizione fra paese, nazione, 'popolo', e il suo rappresentante, voi come lo chiamereste?
a noi non rimane che sperare che la nostra costituzione, forse con troppa sicumera dichiarata obsoleta negli ultimi anni, possieda anticorpi necessari e sufficienti


# melba | 09:27 | 0 commenti
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29.1.03

stanare la volpe
ieri sera a 8 e ½ la sentenza della Cassazione, Luca Sofri cerca inutilmente di 'stanare la volpe' su una questione che ormai appare chiara a chiunque: la strategia di B. e dei suoi avvocati-parlamentari per risolvere i problemi giudiziari suoi e degli 'amici', cioè intervenire con specifiche leggi per specifici reati o singoli procedimenti, si è rivelata fallimentare; la legge sulle rogatorie non ha effetto perchè non è applicabile, essendo sopravanzata dagli accordi internazionali; sulla depenalizzazione del falso in bilancio alcuni giudici hanno sollevato eccezione alla corte europea, in quanto potrebbe essere contraria alle direttive europee; il 'legittimo sospetto', reintrodotto nello stesso modo indeterminato e discrezionale che già nel passato aveva prodotto inevitabili sentenze di rigetto, non ha avuto miglior fortuna, né, a quanto pare, i giudici di Cassazione a sezioni unite (pare all'unanimità, indiscrezione di oggi) hanno probabilmente ritenuto di dovere 'fedeltà' particolari a questa maggioranza, o considerato questi processi di qualche grave momento, come invece con ogni evidenza fecero nei confronti dei governi democristiani e di vicende che spesso coinvolgevano istituzioni, servizi segreti, paesi amici, come quando trasferirono i processi del Vajont, di Piazza Fontana ecc.
dunque perchè, è la domanda di Sofri e più obliquamente anche di Ferrara, la maggioranza ha perso e fatto perdere al parlamento un anno e mezzo e sollevato infinite contestazioni in questi inutili esercizi, anzichè affrontare di petto riforme, come l'introduzione di qualche istituto di salvaguardia per i governanti? Gli avvocati-parlamentari di B. sono degli incapaci?
naturalmente la volpe non è stata stanata, anche perchè sia Schifani che Iannuzzi come 'volpi' sono decisamente fuori parte
la mia, assolutamente personale, risposta al quesito è che, semplicemente, a B. una soluzione che sia provvisoria, valida solo finchè resta al governo, non serve nè interessa, che B. è 'sceso in campo' anche, se non principalmente, per avere il potere di mettersi al riparo da situazioni che paventava, se non prevedeva, che garantire l'immunità solo a se stesso e non anche ad alcuni suoi 'amici' come Previti e Dell'Utri non risolve i suoi problemi, che, quindi, ciò che gli serve è la chiusura tombale di quei processi, che per averla, com'è dimostrato dai fatti, è disposto ad accontentarsi di prescrizioni e amnistie, con assoluta indifferenza per quisquilie come la propria immagine morale, ma non è disposto a correre il rischio della sentenza
perchè? la risposta, a me, pare evidente


# melba | 09:23 | 0 commenti
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28.1.03

... comunque
la Cassazione ha rigettato la richiesta e condannato i richiedenti al pagamento delle spese [AdnKronos]
non che cambi nulla, a proposito di quanto scritto qui sotto, ma almeno i 'sereni' e 'professionali' (lo sostenevano, fino ad oggi, i giornali di B.) giudici di Cassazione hanno reso giustizia alla magistratura di Milano: grazie


# melba | 19:17 | 0 commenti



pessimismo
in attesa della decisione della Cassazione sullo spostamento dei processi milanesi, leggo questo articolo redazionale su La Stampa e questo intervento di Nando Dalla Chiesa su L'Unità
il fatto è che hanno ragione; il guaio è che alla fine, qualunque sarà, le nostre chances di diventare un paese normale, uno in cui i politici fanno i politici, i magistrati fanno i magistrati, gli imprenditori fanno gli imprenditori, gli editori fanno gli editori le vedremo col binocolo: da molto, molto lontano; il rimpianto è che nessuna forza politica abbia avuto il coraggio o l'interesse a raccogliere la sfida al momento giusto, dieci anni fa, quando Mani Pulite ne offrì l'unica reale opportunità


# melba | 09:38 | 0 commenti
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27.1.03

Il Giorno della Memoria
[grazie a Gian Marco]


# melba | 16:36 | 0 commenti
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24.1.03

[intervallo]
Castello di Torrechiara (PR)
E’ su una delle prime colline dell’Appennino a 18 km da Parma. Pier Maria Rossi, capitano del duca di Milano, aveva vasti possedimenti fra la Val Taro e la Val Parma. Dal 1448 al 1460 fece costruire il castello più come corte signorile che per ragioni militari: le artiglierie rendevano inevitabile il declino del castello tradizionale. Nella Camera d’Oro Benedetto Bembo affrescò Bianca Pellegrini da Arluno, amante di Pier Maria che in pianura, in collina in montagna viaggia fra un castello e l’altro alla ricerca dell’amato. Vestita da pellegrina, naturalmente. La forza scenografica di Torrechiara è tale da essere stata utilizzata dall’editore Einaudi per la sua "Storia d’Italia" e, last but not least, da Donner nel film Ladyhawke.
© fungo simbionte





# melba | 07:54 | 0 commenti
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22.1.03

[cronache di bananas]
ricordate le 'espulsioni più facili' propagandate come uno dei principali vantaggi della Bossi-Fini? Ecco come (non) funzionano


# melba | 10:05 | 0 commenti
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21.1.03

[intervallo]
Verona, Coro della Chiesa di S.Maria in Organo
Fra' Giovanni da Verona (c.1457-1525)


Realizzata nell’ultimo decennio del ‘500. Oltre che intarsiatore, fra’ Giovanni era anche architetto. Lavorò quasi esclusivamente per due monasteri dell’ordine olivetano: oltre a quello di Verona, per Monteoliveto Maggiore in Toscana. Sempre stalli del coro e candelabri, ma a Verona diresse i lavori anche del campanile. I soggetti rappresentati nelle tarsie sono svariati: paesaggi, libri, persone, architetture, poliedri, animali, oggetti religiosi. Sempre con un incredibile senso prospettico ed illusionistico. La chiesa di S.Maria in Organo è non distante dal Teatro Romano (che non è l’Arena) ed è quindi un po’ fuori dai consueti itinerari.
© fungo simbionte



# melba | 08:33 | 0 commenti
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19.1.03

non ancora
"la Gran Bretagna non è l'Italia ... ancora", questo il titolo di un articolo a firma Nick Cohen sull'Observer di oggi, dal quale si scopre che la tattica di B. contro i, pochi, media che non controlla in Italia, cioè le cause civili con richieste di risarcimento milionarie (in euro), viene adottata anche contro i media stranieri; all'Economist, ad esempio, ne hanno già collezionata qualcuna e, oltre all'onere aggiuntivo di dover sostenere una causa in un paese e in una lingua straniera, l'editore si scontra pure con i tempi e gli esiti imprevedibili della giustizia civile in Italia, col bel risultato che ora ci pensa due volte a lasciar pubblicare inchieste, per quanto ben circostanziate, sgradevoli per il nostro presidente del consiglio
la citazione: "una buona storia per i media, è sempre una pessima notizia per qualcuno [...] il regno de 'Il Cavaliere' , Silvio Berlusconi, è la miglior storia in Europa. Rappresenta indubitabilmente cattive notizie per l'Italia."
B. lo fa perchè può, perchè ha i 'piccioli': ha ragione Giulietto Chiesa, la democrazia in occidente sta subendo una pericolosa involuzione


# melba | 09:52 | 0 commenti
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17.1.03

treviso
a Treviso ho abitato un anno quando ne avevo tre, ne ricordo solo il giardinetto di casa, il muretto che lo separava da quello dell'amichetta mia Pucci, le lumache che incessantemente lo attraversavano, e che sono responsabili della mia incapacità di considerarle animali commestibili, e lo studio del dottore che mi ha ricucito la testa (ebbene sì: ho sbattuto la testa da piccola), ma nonostante le poche tracce che ne conservo, non riesco a non considerarla anche un po' casa mia e a dispiacermi per la trista fama che ultimamente la circonda, fama comprovata dal sondaggio di GranBaol


# melba | 09:22 | 0 commenti
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16.1.03

[intervallo]


Montefiore dell'Aso (AP), Chiesa di S.Lucia
Carlo Crivelli (c.1430-c.1500), Santa Maria Maddalena (c. 1470).
Tempera su tavola 174x54. Il Crivelli fugge da Venezia nelle Marche nel 1457 a seguito di una condanna per il rapimento della moglie di un marinaio. Da allora, esegue opere in tutti i principali centri delle Marche da Ancona in giù. Ancora oggi, si trovano sue opere in 7 località marchigiane: Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Corridonia, Montefiore dell’Aso, Monte S.Martino, Massa Fermana. Ma la maggior parte sono state disperse in musei in tutto il mondo prima che, all'inizio del '900, venisse riscoperta la grandezza del Crivelli. Altre volte, nei polittici, il Crivelli rappresenta S.Maria Maddalena. Questa, è la più famosa.

© fungo simbionte



# melba | 10:49 | 0 commenti
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15.1.03

bananas non basta più
che significato ha la commissione d'inchiesta su Tangentopoli decisa ieri dalle commissioni congiunte Giustizia e Affari costituzionali? grave e pericoloso, come ben riassume Giorgio Bocca [Repubblica]: «Un Parlamento in cui siedono 94 imputati di corruzione e 40 loro avvocati vuole un´inchiesta che verifichi "se negli anni di Mani Pulite i magistrati hanno indagato con omogeneità nei confronti di tutti i partiti e in caso contrario se siano stati mossi da obiettivi di natura politica"»; «La restaurazione è servita: i corrotti al potere, gli onesti perseguiti»; «C´è in questo modo di fare politica qualcosa di mafioso, non solo nel denaro che circola ma anche nel sistema ricattatorio e diffamatorio»
qualcuno può chiedersi: ma c'è un po' di arrosto dietro tutto il fumo? la risposta è no, come ampiamente dimostra il riepilogo, a firma Luca Fazzo su Repubblica, di tutte le campagne di stampa, le denuncie, le inchieste e fin anche le ispezioni ordinate da ministri della giustizia non certo disinteressati (Biondi e Mancuso), conclusesi con nulla di fatto, perchè i tentativi di delegittimazione dei magistrati di Mani Pulite, lungi dal cominciare oggi, sono da sempre la strategia degli indagati eccellenti e potenti
cedo ancora a Bocca il mio abituale commento finale: «Il riformismo moderato può mettere il cuore in pace: l´uomo delle libertà procede alla sua sepoltura, metodica, inflessibile»


# melba | 09:20 | 0 commenti
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14.1.03

[cronache di bananas]
siamo il paese in cui:
• un pentito può accusare il presidente del consiglio di rapporti diretti con la mafia senza che si scateni un putiferio, una pubblica sollevazione contro dichiarazioni che, se false, rappresentano "un reato di alto tradimento” verso un organo dello stato [Macaluso su L'Unità di carta], ma esercitando invece un ferreo controllo sull'informazione e facendo sì che la notizia non giunga alle orecchie della più parte di noi e quando vi debba per forza giungere, sia trattata dai commentatori come "normale amministrazione", sterilizzata e resa digeribile
• si può leggere e sentire, con molta buona volontà e andandosi a cercare la notizia fin sull'Unione Sarda o alzandosi all'alba per il notiziario mattutino di La7, che in Costa Smeralda le ex proprietà dell'Aga Khan stanno per passare al finanziere americano Tom Barrack, il quale ha a suo favore l'essere amico di Bush e aver ceduto a B. i 40 ettari di terreno confinanti con la sua villa in Sardegna, e che la pietanza più succosa sul piatto è rappresentata da 2400 ettari di terreno, oggi non edificabili (do you remember Patrimonio S.p.A. e le provvidenze promesse ai comuni che concederanno il cambio di destinazione?)
e poi ci tocca vedere, ieri all'inaugurazione dell'anno giudiziario, il presidente del consiglio, unico fra tutti i presenti, sempre e ostinatamente a braccia conserte: no, non si tratta di pura e semplice maleducazione


# melba | 08:58 | 0 commenti
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13.1.03

[intervallo]

Piacenza, Piazza Farnese
Francesco Mochi (1580-1654), Alessandro Farnese a cavallo, 1620-25.

I cavalli in effetti sono due: c’è anche Ranuccio Farnese a cavallo, realizzato circa dieci anni prima. Ma la statua di Alessandro è fra i pochi grandi monumenti bronzei nelle nostre piazze, col Marco Aurelio in Campidoglio a Roma, col Gattamelata di Donatello a Padova, con il Colleoni del Verrocchio ed i cavalli di S.Marco a Venezia. Mochi inizia dal manierismo del Giambologna ed arriva al barocco del Bernini trovando una coerenza tutta sua a Piacenza ed anche nell’annunciazione in marmo del Duomo di Orvieto, che è del 1605.

© fungo simbionte


# melba | 09:08 | 0 commenti
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12.1.03

[cronache di bananas]
• ieri sera, finalmente, Rai2 ha trasmesso 'Tutto su mia madre', la cui programmazione in prima serata era già stata rinviata; l'annunciatrice si è premurata di informarci che nonostante la censura non abbia ritenuto di limitare la visione del film 'per meriti artistici', come se tali considerazioni entrassero nei compiti e nelle competenze dell'organo censorio, la visione era assolutamente riservata a un pubblico adulto; non paga, mamma Rai ha sottotitolato costantemente col medesimo avviso quasi tutto il primo tempo
ci si chiede ora quali e quante forme di avviso saranno adottate prima e durante la quotidiana trasmissione del programma della D'Eusanio, che va in onda intorno alle 3 del pomeriggio
• venerdì sera la puntata di Excalibur è stata interamente dedicata alla beatificazione della trasmissione 'L'ultimo del Paradiso' di Benigni, andata in onda prima di Natale
certo è duro dimostrare concretamente la tanto sbandierata 'identità culturale' della destra, ancor più difficile mostrarne esponenti in carne ed ossa, più facile infilarsi nelle pieghe dell'apertura mentale altrui, della fatica del dubbio; più facile, ma molto poco efficace e per nulla credibile


# melba | 09:50 | 0 commenti
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11.1.03

avviso
purtroppo, o per fortuna, questo blog nei prossimi giorni subirà lo stesso destino del dialogo sulle riforme istituzionali: procederà a singhiozzo, in modo ondivago e casuale, senza illuminazioni, sbocchi, approdi di sorta (ammesso ne abbia mai trovati) o, più probabilmente, non procederà affatto
anch'io, come molti presunti protagonisti di quello, in realtà ho altri interessi cui badare: nel mio caso un trasloco


# melba | 10:15 | 0 commenti
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9.1.03

errata corrige
Tv Sette oggi in edicola pubblica un articolo su AudiBlog nel quale sono descritta, insieme a Luca ma nel suo caso giustamente, 'giovane bloggista'
beh, sempre meglio di 'giovanile' ;-))


# melba | 12:59 | 0 commenti
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8.1.03

XXI secolo
bambini abbandonati alla nascita o, peggio, da grandicelli, affamati, sfruttati, scomparsi nel nulla, nascosti nei 'buchi' e nelle fogne della città, braccati dalla polizia, rinchiusi in miserabili centri come lager, spidocchiati, rapati a zero, pieni di croste, piccoli senza età, magri, grandi occhi disperati o vuoti
no, non è la biografia infantile di Charles Dickens, classe 1812, non è Oliver Twist, prima edizione 1838, non è nemmeno l'immensa tragedia dell'africa, non è l'ignota e segreta cina rurale: è la Moldavia, Europa, oggi, 4,4 milioni di abitanti, repubblica democratica, religione cristiana ortodossa, alfabetizzazione al 96%, scuola obbligatoria dai 7 ai 16 anni, disoccupazione ufficiale al 39%, reale all'85%, il 70% degli abitanti vive sotto il livello ufficiale di povertà, dei minori sotto i 14 anni 15000 sono orfani, 25000 handicappati, 15000 ritardati, ci sono 72 Istituti che ospitano 12800 bambini abbandonati [fonte: Associazione Amici della Moldavia]
troppo non va nelle ricette economico-politiche del mondo occidentale, perfino al suo interno, per poterle proporre e imporre con sicumera all'universo mondo
[grazie a Ballarò, Rai3, per il servizio sui bambini abbandonati della Moldavia]


# melba | 10:16 | 0 commenti
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7.1.03

l'insostenibile leggerezza
secondo il il vice-questore Pasquale Troiani, indagato per le violenze alla Diaz durante il G8 di Genova, "fu una 'leggerezza' portare nella scuola Diaz le due molotov per incastrare i 93 no-global ospiti dell'istituto" [da Repubblica]
e noi che pensavamo fosse un reato!


# melba | 09:30 | 0 commenti
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4.1.03

miseria ed eccellenza
il ministro Sirchia, che appare uomo sincero almeno rispetto alla media, così sul caso Ismet-Marino: «L´Ismett è una gemma nata in un contesto che non riesce ad accettarla»; «In Italia abbiamo un buon servizio sanitario, ma non possiamo permetterci fughe in avanti»; «è ovvio che con più soldi si può fare di più. Ma non si può pretendere l´impossibile. La congiuntura non è favorevole. I fondi sono molto limitati. Non ci resta che aspettare tempi migliori»; «Dobbiamo avere pazienza. Abbiamo avviato il federalismo. Le scelte che contano, toccano alle regioni. E non tutte sono in grado, al momento, di stare al passo»
grazie per la sincerità ministro, ma nei suoi programmi i sacrifici e i tagli imposti dalla sua gestione non dovevano servire appunto alla creazione e al sostegno dei 'centri d'eccellenza'?


# melba | 10:35 | 0 commenti
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2.1.03

ciao Giorgio, e grazie

Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.

Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà, ... La mamma no.

Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.

Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.

Qualcuno era comunista perché aveva avuto un'educazione troppo cattolica.

Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche: lo esigevano tutti.

Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.

Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.

Qualcuno era comunista perché prima (prima, prima...) era fascista.

Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano... (!)

Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.

Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona...

Qualcuno era comunista perché era ricco, ma amava il popolo...

Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.

Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.

Qualcuno era comunista perché era così affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.

Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l'operaio.

Qualcuno era comunista perché voleva l'aumento di stipendio.

Qualcuno era comunista perché la rivoluzione?... oggi, no. Domani, forse. Ma dopodomani, sicuramente!

Qualcuno era comunista perché... "la borghesia il proletariato la lotta di classe, cazzo!"...

Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.

Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI3.

Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.

Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare TUTTO!

Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini...

Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo Secondo Lenin.

Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sè la classe operaia.

Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.

Qualcuno era comunista perché c'era il Grande Partito Comunista.

Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il Grande Partito Comunista.

Qualcuno era comunista perché non c'era niente di meglio.

Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggiore partito socialista d'Europa!

Qualcuno era comunista perché lo Stato, peggio che da noi, solo l'Uganda...

Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant'anni di governi democristiani incapaci e mafiosi.

Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l'Italicus, Ustica, eccetera, eccetera, eccetera!...

Qualcuno era comunista perché chi era contro, era comunista!

Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia!

Qualcuno, qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos'altro.

Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.

Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.

Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché sentiva la necessità di una morale diversa.

Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno.
Era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.

Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso: era come due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana, e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo, per cambiare veramente la vita.

No, niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare, come dei gabbiani ipotetici.

E ora?
Anche ora ci si sente in due: da una parte l'uomo inserito, che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana, e dall'altra il gabbiano, senza più neanche l'intenzione del volo. Perché ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo.


Giorgio Gaber & Sandro Luporini (1995)



# melba | 08:01 | 0 commenti
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