25.7.03 6 giugno 1944 Simone mi ha inviato la mail che trascrivo integralmente, su sua autorizzazione
Carissima Melba, Premetto che non la penso come te, ma vorrei permettermi di dire alcune cose civilmente e "polemicamente". Al contrario di altri, amo il dibattito e la dialettica tra opinioni diverse anche se è divenuto rischioso ultimamente. Mi spego meglio.Ho saputo dal tuo sito/blog (carino comunque complimenti, davvero !!) che vai in vacanza in Normandia ...brava, ottima scelta: l'anno prossimo infatti si celebra il sessantesimo anniversario dello Sbarco e non avresti trovato posto tanto facilmente e poi saresti stata circondata da un sacco di famiglie americane al gran completo "che guaio, così numerose e caciarone"..(un po' come le nostre del resto)
Sai ultimamente è dura rendere omaggio alle forze armate USA: i francesi, pare, che dopo la storia dell'Iraq, si divertano a far sparire le bandiere a stelle e strisce "del resto anche senza USA se la sarebbero cavati da soli, no " o no? http://www.thedissidentfrogman.com/dacha/000185.html (la prova che non racconto balle)
Mi sa di no !! ecco un bel link per rinfrescare la memoria anche ai tuoi "simpaticissimi" kapò francesi (è ironico: mi stanno sui coglioni e pensare che sono pure bilingue e ci lavoro giornalmente, merde) http://www.onwar.com/maps/wwii/blitz/ (difficile trovare siti così in francese, sono ancora un po' incazzati?. :-))))
A proposito quest'anno è il sessantenario dello sbarco in Sicilia (tra tre giorni ndr) "anche lì come è noto è stato inutile sbarcare perchè del resto l'Italia l?avrebbero liberata i partigiani tutta da soli"...o no? Mi sa proprio di no ed meglio lasciar stare anche questo argomento. http://www.wehelpyou.it/sikelia/sbarco.htm (chissà se la TV italiana ne parlerà perchè mi sa che la rievocazione dello sbarco in Sicilia farà incazzare sia i "rossi" che i "neri" in Italia? boh vedremo io son rossonero e non mi faccio problemi, come Inzaghi.)
Comunque portati pure dietro, in Normandia, la tua bandiera della pace (più che legittimo) ma , please, abbi il coraggio di dire al tuo dio una preghierina per tutti quei ragazzi che sono morti su quelle spiagge il 6 giugno del 1944 ( io nel 1996 ho pianto, sarà perchè avevo da poco finito il servizio militare nella NATO e ne avevo conosciuti tanti di soldati USA....).
Anzi adesso che ci penso dilla tutti i giorni una preghierina al tuo dio dedicata agli USA. Perchè tra sessantanni, Afghani, Iracheni, Siriani Palestinesi Iraniani e speriamo anche Cinesi Koreani e Cubani celebreranno il loro sessantesimo anniversario della loro liberazione dalle dittature sanguinarie che li opprimevano (anche se le armi di massa non saranno state trovate...come l'atomica di Hitler...) e festeggeranno la democrazia made in USA (che ha, se vuoi, il solo difetto a differenza di quella greca classica, di voler "rientrare" un po' nelle spese, del resto non si può mica avere tutto gratis come nei paesi comunisti?....poi si finisce con le pezze al culo?) Tutte queste celebrazioni avverranno con buona pace dei vostri girotondi così (troppo, veramente troppo) radical chic. Ed allora vi ricorderete come eravate politicamente ottenebrati, ingenui e perdenti (ancora una volta accidenti) nella storia di questo paese che è sempre bellissimo e lo era anche quando governava abusivamente il simpaticissimo kapò (sono ironico ma con rispetto perbacco) "aria da professore mancato" D'Alema.
Ciao, buon viaggio Cordialmente
Simone
PS Scommetto che a te non hanno devastato il portone di casa a sassate perchè esponevi la bandierina dei gay di San Francisco. A me invece i "pacifisti" con una bella azione squadristica in pieno centro di Milano lo hanno fatto, avendo io esposto la bandiera a stelle e strisce fuori dal mio balcone . Con buona pace della democrazia e della libertà d'espressione. Del resto il virus del fascismo alberga a sinistra, questo è ormai palese. A questo proposito: http://www.wittgenstein.it/cr/intervistaberman.html
la mail, per fortuna, l'ho letta solo al mio ritorno: in caso contrario, quasi certamente, mi sarei limitata a rispondere privatamente a Simone, dicendogli che CERTO conosco "gli sbarchi", CERTO l'Italia non si sarebbe liberata da sola (nè nessuno l'ha mai sostenuto), CERTO però si è liberata ANCHE da sola e io ne sono orgogliosa e contenta, CERTO io la penso in modo un po' più complesso di come lui semplifica non sapendo ma presumendo di sapere, CERTO mi dispiace per le aggressioni da lui subite, ma in quanto pacifista (se poi lo sono) non me ne sento corresponsabile, CERTO io non ironezzerei mai usando una parola così specifica della miseria, della disperazione e del tradimento come "kapò", e infine che io CERTO non ho alcuna prova, nè ne vedo, che il "virus del fascismo", ove esista, alberghi a sinistra
ma l'averla letta al ritorno, invece, mi spinge a rispondergli pubblicamente, perchè su una cosa certamente Simone ha ragione: visitare i siti degli sbarchi, Utah Beach, Omaha Beach, la punta di Hoc con gli immensi crateri delle bombe conservati intatti a futura memoria, le sterminate file di croci dei cimiteri, l'impressionante quantità dei caduti della "battaglia di Nromandia" (210 mila alleati, 450 mila tedeschi, 60 mila civili), effettivamente cambia la prospettiva anche per generazioni come le nostre, che guerra non hanno conosciuto se non al cinema (anche se io penso piuttosto a "Il giorno più lungo")
lì la guerra è vera, è reale, i morti persone e non personaggi, la sofferenza e la tragedia palpabili e la commozione inevitabile per chiunque
e dopo la commozione la consapevolezza che proprio l'immensa carneficina di quella guerra fece dire a tutto il mondo sviluppato, allora, "mai più": mai più criminali dittatori che minaccino il mondo, ma anche mai più guerre e sì invece a un sistema di relazioni internazionali capace di salvaguardarci da entrambi
ma a me, Simone, anche un'altra cosa è risulata lampante su quelle spiagge: come le mortali divisioni che ci avevano condotto a quella tragedia insensata, nel breve volgere di due generazioni, abbiano perso di qualsiasi significato e i visitatori di quei luoghi, di tutte le nazionalità, si sentano tutti ugualmente dalla stessa parte, quella di coloro che guerra non vogliono, senza più dividersi fra "vincitori buoni" e "perdenti cattivi", e mi pare innegabile che questo sia frutto della cultura della pace che tutti ha accomunato per tanto tempo e che spero continuerà ad accomunarci
per cui, CERTO, ringrazio gli americani, e con loro tutti quelli che hanno combattuto e vinto il mostro nazista, come ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a costruire la nuova cultura di pace e pacifica coesistenza, ma sinceramente ritengo che filo-americanismo e anti-americanismo siano due inutili esercizi di divisione, due facce della stessa medaglia: comunque sbagliata
